Il racconto dello scambio giovanile “ARTivism for a sustainable planet”

6 min readMay 21, 2024

Il racconto dello scambio giovanile che si è tenuto a Collinas (in Sardegna) tra Aprile e Maggio scorso.

“ARTivism for a Sustainable Planet” è uno scambio giovanile svoltosi a Collinas, nel Sud Sardegna, dal 23 aprile al 2 maggio. Il progetto, realizzato nell’ambito del programma Erasmus+, ha coinvolto 25 ragazzi provenienti da Brasile, Italia, Repubblica Ceca, Slovenia, Spagna, Portogallo e Ucraina, che si sono incontrati nel paese per discutere i temi della giustizia sociale e del cambiamento climatico con particolare enfasi sulle relazioni che tra queste intercorrono.

Lo scambio, svoltosi seguendo metodologie di educazione non-formale, ha offerto ai partecipanti ampio spazio per imparare in maniera attiva ed esprimere, scambiare e confrontare con gli altri le proprie idee ed esperienze in un contesto multiculturale e inclusivo.

Nel corso del progetto, i partecipanti sono stati coinvolti in diverse attività volte a sensibilizzare e informare i giovani e la comunità di Collinas sulla tematica, lasciando loro spazio per esprimersi liberamente in maniera creativa attraverso diverse tecniche legate a diversi aspetti dell’Arte quali il teatro, la musica, il disegno, la pittura, la danza e la poesia. Durante le diverse fasi dello scambio, i ragazzi hanno imparato cos’è l’Artivismo, ideando e implementando un’azione volta a sensibilizzare sul tema degli incendi boschivi e sull’impatto che questi hanno sui territori rurali quale quello di Collinas. I giovani partecipanti hanno infine coinvolto la popolazione organizzando un evento finale per il quale hanno creato ad hoc degli elaborati artistici in forme diverse, facendo dono ai locali sia di performance artistiche in diretta (lettura espressiva di poesie accompagnata da musica, proiezione di elaborati audiovisivi) che di elaborati artistici (realizzati in acquerello, in materiali di riciclo e in tessuto) lasciati a fruizione dello spettatore, coinvolto attivamente nell’opera. Sono state infatti appese delle cornici attraverso le quali i ragazzi hanno voluto promuovere la bellezza del territorio di Collinas, inserendo nella valenza artistica anche la componente umana e sociale, incitando all’azione al fine di preservare i valori e rinsaldare il forte legame con il territorio.

Benedetta, una delle partecipanti di Collinas, ha raccontato così il progetto:

“Per me è stata la prima esperienza di scambio giovanile con ragazzi di altri Paesi. Quando mi è stata proposta, non ero sicura di voler partecipare, ma poi ho deciso di provarci e non me ne sono pentita. È stata un’esperienza che mi porterò sempre nel cuore, ho conosciuto persone meravigliose e ho imparato tanto. Vorrei dire a tutti i giovani che queste occasioni sono importanti per aprire i nostri orizzonti e guardare al di là della nostra quotidianità, per avere una visione più ampia del mondo in cui viviamo e per scoprire in noi capacità che non pensavamo di avere.”

Pablo, partecipante del gruppo spagnolo, ha descritto lo scambio come

“the meeting of a melting pot of cultures to create something greater than all of us, to preserve what is important to us.”
“l’incontro di un crogiolo di culture per creare qualcosa di più grande di tutti noi, per preservare ciò che riteniamo importante.”

Deisi, proveniente dal Portogallo, ha riassunto la propria esperienza così:

“Taking part in the project was of great importance to me, and I would venture to say to everyone in my group. It was incredible to realize how balanced the proposal was, as it presented activities that encouraged dialogue while respecting cultural differences. We were all very well received and all our needs were met.”
“Partecipare al progetto è stato molto importante per me e, mi verrebbe da dire, per tutti i partecipanti del mio gruppo nazionale. È stato incredibile realizzare quanto bilanciata fosse la proposta del progetto, in quanto ha offerto attività che hanno incoraggiato il dialogo rispettando le differenze culturali. Siamo stati tutti accolti benissimo e tutte le nostre necessità sono state soddisfatte.”

Michele:

Tempo fa, riferendosi ai progetti Erasmus+, qualcuno mi ha detto: «Ci si abitua presto. Vedrai.» ARTivism for a Sustainable Planet mi ha dimostrato ancora una volta che non è così. Ho avuto modo di imparare tantissimo durante lo scambio, sia sui temi trattati che sui miei valori personali, su come è possibile trovare nuovi modi per lanciare un messaggio agli altri e su come il cambiamento, spesso, origina dalle piccole azioni importanti. Grazie al progetto ho conosciuto persone meravigliose, ognuna con idee, valori, ed esperienze differenti. Mi sono lasciato ispirare da loro, uscendo dalla mia zona di comfort, e nel dialogo interculturale mi sono reso conto di quanto simili si possa essere anche crescendo in luoghi lontanissimi tra loro. Porterò sempre nel cuore questa intensa esperienza di crescita e tutte le persone che ne hanno fatto parte e l’hanno resa incredibile e speciale.
Some time ago, while talking about Erasmus+ projects, someone told me: «You’ll get used to this. You’ll see.»
ARTivism for a Sustainable Planet showed me once again it’s not true. I had the chance to learn a lot during the exchange, both on its main topics and my personal values. I learned about how it is possible to find new ways to send a message to others and about how change often stems from small valuable actions. Thanks to this project I met wonderful people, each one with different ideas, values and experiences. I let myself get inspired by them, escaping my comfort zone, and through intercultural dialogue I realized how similar to others we can be even growing up in places far away from one another. I will always hold in my heart this intense growth experience and everyone who took part in it and made it incredible and special.

Partner del progetto: